Susanna Cardelli è nata nel 1971 a Roma. Con la famiglia ha vissuto in 3 continenti diversi.

Nel 1990 ha iniziato gli studi di storia dell’arte all’Universitá di Roma La Sapienza, e dopo due anni si è trasferita a Monaco di Baviera, dove ha lavorato come restauratrice. In seguito ha perseguito il diploma alla Fachhochschule Augsburg, in design della comunicazione.

Dal 1998 vive e lavora a Berlino, dove ha lavorato nella pubblicità, come assistente a teatro, per poi inserirsi come scenografa in ambito del cinema d’autore. Dal 2010 circa lavora come  calligrafa per clienti privati, e per diverse multinazionali, ditte e associazioni. Da poco è impiegata presso gli studi cinematografici di Babelsberg.

Le sue opere son state esposte in gallerie , in ambito di concorsi, in locali alternativi, come anche in spazi espositivi di banche e di istituzioni semi-governative.

 

 

Il mio lavoro

 

Le mie 3 opere di quest’anno per la Galerie l’Atelier sono evidentemente, ma non miratamente, frutto dell’insicurezza del momento storico. La solidità di un’Europa forte, la consapevolezza di una cultura che nei millenni si è trasformata, senza perdere il filo conduttore, vacilla. Il filo conduttore è diventato il filo fragile al quale attaccarsi. La caducità di ciò che vogliamo eterno, si riflette negli sviluppi ambientali, nel comparire di nuove malattie. Nulla di nuovo per la storia; ma noi rimaniamo sorpresi.

Le mie parole e la mia calligrafia seguono, in questi 3 lavori, le tracce, i motivi lasciati dai colori che ho versato sul foglio. Insieme a residui dal mondo animale ho raggiunto effetti che non ho controllato in dettaglio, come controllo invce il pennino quando scrivo. La parola si adagia sulle forme, si dà, galleggia. Dunque non è essa a dettare la composizione. La natura la trascina con sé e può farla persino scomparire.